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TRICHOGASTER LEERI

 

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Descrizione prodotto

Distribuzione e habitat Questi pesci sono diffusi in Indocina (Thailandia, Cambogia, Vietnam, Penisola malese), e nell'arcipelago indonesiano (prevalentemente Sumatra e Borneo). Spesso introdotti a scopo alimentare (pesca ed allevamento) al di fuori delle loro acque d'origine. Prediligono soprattutto corsi d'acqua poco profondi, di esigua portata con scarsa corrente (ruscelli e canali d'irrigazione) con aria sovrastante il pelo dell'acqua sufficientemente calda ed umida (idealmente: 2-3 °C in più rispetto alla temperatura dell'acqua). Se questi pesci, infatti, fossero costretti a "respirare" costantemente aria fredda, potrebbero andare incontro a gravi problemi di salute. In merito ai valori fisico-chimici dell'acqua il pH è solitamente neutro o leggermente acido, durezza media (8-12°dGH) e temperature comprese fra i 25 ed i 28 °C (fino a 30 °C nei periodi estivi adatti per la riproduzione). I fiumi hanno spesso fondo scuro, qualche radice con anfratti utilizzabili come nascondigli ed una rigogliosa vegetazione. Nella maggior parte dei corsi d'acqua e dei laghi del Sud-Est asiatico crescono spontaneamente piante come: Cryptocoryne wendtii, Cryptocoryne cordata, Crinum thaianum, Vallisneria spiralis, Hygrophila corymbosa, Hygrophila difformis, Microsorum pteropus, Ceratopteris thalictroides, Salvinia spp. e Lemna minor (le ultime due , galleggianti, vengono spesso utilizzate dai maschi per l'ancoraggio dei nidi di schiuma). Sistematica Il genere Trichogaster (sottofamiglia Trichogastrinae), istituito da Bloch e Schneider nel 1801, comprende come minimo 4 specie, originarie del Sud-Est asiatico. Secondo recenti revisioni sistematiche (per la verità ancora in discussione e non unanimemente accettate), ad esse si aggiungerebbero anche Trichogaster chuna (Hamilton, 1822) e Trichogaster labiosus (Day, 1877), meglio conosciute ed ancora classificate come Colisa chuna e Colisa labiosa. In merito alla tassonomia di Trichogaster trichopterus, invece, è opportuno ricordare che, come mostrato dai più autorevoli ittiologi, la varietà sumatranus non può essere considerata una sottospecie, né tanto meno una specie a sé come sostenuto in passato anche nella letteratura acquariofila. Inizialmente anche altre specie furono classificate nel genere Trichogaster, ma in seguito spostate al genere Colisa: Trichogaster fasciatus, oggi Colisa fasciata; Trichogaster labiosa, oggi Colisa labiosa; Trichogaster lalius, oggi Colisa lalia. Denominazioni non più valide: Trichogaster chuna, Tricoghaster fasciatus, Trichogaster labiosa, Trichogaster labiosus, Trichogaster lalius, Trichogaster leeri (Bleeker, 1852) e Trichogaster leerri. Descrizione Trichogaster deriva dalle parole greche trichós (cappello) e gastér (ventre), un chiaro riferimento ai lunghi e caratteristici filamenti pelvici, mobilissimi "tentacoli" costituiti dal prolungamento delle pinne ventrali, impiegati perlopiù come organi gustativi (un adattamento evolutivo a condizioni di scarsa visibilità derivanti da vegetazione abbondante, acqua troppo torbida od eccessivamente scura). Per sopperire al basso livello di ossigeno che si registra sovente nei loro biotopi iTrichogaster hanno sviluppato la capacità d'integrare la respirazione branchiale assumendo aria atmosferica; il tutto grazie ad un organo, situato al di sopra delle branchie, dietro agli occhi, detto "labirinto", da cui deriva il nome di "labirintidi" con quale sono conosciuti tutti gli Anabantoidei. Tutti i rappresentanti del genere mostrano magnifiche livree. Dimorfismo sessuale: i maschi adulti hanno la pinna dorsale più sviluppata e posteriormente appuntita (nelle femmine è tondeggiante). Anche l'anale è più ampia, spesso sfrangiata sui bordi, ed in prossimità dell'accoppiamento i colori (solo quelli delle pinne in Trichogaster microlepis) sono più sgargianti. Comportamento Pacifici, robusti ed adattabili (sono molto adattabili in quanto a temperatura dell'acqua). Soffrono la presenza di specie aggressive od invadenti. I maschi possono rivelarsi molto territoriali se si sovrappongono i due territori. I maschi hanno spesso un harem ed a volte tra femmine ed esemplari giovani si possono formare gruppi che difficilmente superano la decina di esemplari. Riproduzione La coppia inizia a nutrirsi in modo sostanziale e vario per due settimane dopodiché si isolano in zone appartate. Il maschio, giunto il periodo della riproduzione, comincia a costruire alacremente un nido fatto di piccole bollicine d'aria amalgamate con il suo secreto salivare (alcuni ritengono che abbia una funzione antiparassitaria contro funghi e batteri). La struttura viene solitamente ancorata a piante ed oggetti che galleggiano in superficie e, nel caso di Trichogaster microlepis, è rinforzata con pezzetti di vegetali. Fino a quando il nido di schiuma, adattamento evolutivo ad ambienti con scarso ossigeno disciolto in acqua, non è terminato, il maschio si dimostra aggressivo verso la femmina e tutti gli altri eventuali organismi nelle vicinanze. La zona di collocamento del nido è spesso caratterizzata da una corrente minima dell'acqua perché se fosse maggiore si potrebbe compromettere la stabilità del nido. Appena terminata la sua opera, il maschio invita la femmina con delicati movimenti a raggiungerlo sotto il nido. A questo punto hanno luogo i caratteristici "abbracci" dei riproduttori: il maschio avvolge con il proprio corpo la femmina e vengono contemporaneamente liberati i prodotti sessuali. Le uova espulse dopo ogni abbraccio sono raccolte dal maschio., che le racchiude singolarmente in una bollicina d'aria, sistemandole poi nel nido. Completata la deposizione, la femmina si allontana o si nasconde. La cura delle uova e delle larve nelle prime ore di vita spetta, infatti, al maschio, che si dimostra nuovamente aggressivo contro gli eventuali pesci, partner compresa. Le uova si schudono generalmente dopo 24-48 ore e le larve che ne fuoriescono rimangono attaccate al nido per altri due giorni circa. A questo punto il maschio si allontana. Le larve si nutrono con infusori, plancton e detriti organici. Dopo una decina di giorni, i piccoli si nutrono di naupli di copepodi ed artemia. A 4-6 settimane si nutrono già di qualsiasi cibo. Alimentazione Onnivori. La loro dieta naturale è composta perlopiù da crostacei planctonici, insetti e loro larve (alcune specie, come Trichogaster pectoralis e Trichogaster trichopterus, "cacciano" anche al di sopra della superficie, sputando dei "dardi acquatici" come fanno i ben noti pesci arciere) e, nel caso di Trichogaster microlepis e Trichogaster pectoralis, anche da vegetali. Acquariofilia Le specie di Trichogaster sono note in acquariofilia fin dalla prima metà del secolo scorso e sono sempre state molto apprezzati e diffusi in questo hobby e solitamente sono costantemente reperibili in ogni negozio di acquariofilia ben fornito. Vengono tutte allevate e riprodotte con successo in cattività. Gli avannotti si possono nutrire con tuorlo d'uovo sodo sbriciolato. fonte: wikipedia

Informazioni

Tipologia prodottoAnimali
Numero di recensioni 1

Recensioni clienti

  1. waks! Selainya janga

    waks! Selainya jangan kasih air, nanti kurang mantap. Kan memang kental selainya. Kalau caraku, aku hanya meuasglnhkan dengan sendok aja, supaya lancar dioles ke kuenya. Itu aja kok. Kalo jadinya tebal juga gpp, enak dimakan dengan cheese cakenya

    Recensito da Nephi in data Sabato 22 Luglio 2017 01:50:14 | Permalink

    Questa recensione non ha ricevuto voti

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